Tua madre era in grado di renderci migliori. Ci ha fatto innamorare di lei e poi ci ha lasciato. Entrambi col cuore a pezzi. In frantumi. Loro sono entrambi miei. Non voglio raccogliere i loro pezzi. Daniel e Luke sono rotti. Entrambi. Tu non sarai mai in grado di aggiustarli. Li spezzerai.
Li spezzerai.
Li farai a pezzi.
Loro sono rotti. Sono già in frantumi. Non li renderai migliori. Li farai sprofondare.
Metterai Luke e Daniel l'uno contro l'altro ancora una volta.
Loro sono fratelli.
Loro sono suoi. Se li spezzi, loro spezzeranno te.
Aprii gli occhi nel buio più totale della mia stanza.
Spostai la coperta con un veloce movimento delle gambe e poi rimasi a fissare il soffitto nero davanti ai miei occhi.Il respiro era pesante. Boccheggiai in cerca di aria.
Sembrava che in quella stanza l'avessi completamente esaurita.
Potevo percepire il mio battito accelerato semplicemente ascoltando il mio cuore sbattere contro la gabbia toracica.
Avevo caldo e stavo sudando.
Quei pensieri mi avevano quasi soffocata nel sonno.
Avevo bisogno di riprendermi. Non potevo farmi condizionare in quel modo dalle parole di Stephan.
Non mi avevano fatto dormire e solo quando ci ero riuscita erano stati i dieci minuti peggiori della mia vita.
Guardai il display della sveglia digitale accanto a me.
Le 2.44.
Mi ero addormentata alle 2.30.
Sbuffai. Forse avevo bisogno di bere un bicchiere di latte caldo.
Dalle 23.00 alle 2.30 avevo cercato su google "Rimedi per addormentarsi subito" e nella barra delle ricerche mi avevano consigliato qualcosa di caldo per rilassare mente e muscoli.
Difficilmente ci sarei riuscita, ma volevo provarci.
Dovevo farlo o mi sarebbe toccata la playlist "Musica rilassante per dormire profondamente" e non conveniva a nessuno.L'impresa era quella di fare il più piano possibile, raggiungere la cucina senza perdermi in quell'enorme casa e ovviamente, non svegliare tutti.
In punta di piedi raggiunsi la porta della mia camera. Poggiai la mano sulla maniglia e l'abbassai cercando di non far rumore. Poi scesi le scale così lentamente da potermi addormentare lì su due piedi.
Dovevo forse aggiungere quel metodo alla barra di ricerca?
Finalmente riuscii a raggiungere la cucina.
Ora dovevo solo trovare il latte, trovare una tazza e un pentolino.
Non che fosse così difficile, ma non essendo casa mia non conoscevo nemmeno un posto della dispensa.
Quando accesi il fornello, una piccola scintilla blu illuminò la cucina. Era una piccola fiammella che tentava di sopravvivere. Mi ricordò una strana favola che mi raccontava mia madre da piccola.

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HEARTS - Quel filo che ci unisce
Teen Fiction[IN REVISIONE] [STORIA IN CORSO] Sophia ha conosciuto Daniel a tredici anni ad una festa. Da quel giorno diventato il suo migliore amico. Daniel bello, simpatico, il ragazzino che vogliono tutte, ma per Sophia tutt'altra storia. Si sono prom...